lunedì 14 marzo 2011

"Il sogno Eretico" di Caparezza


di Eugenio Maddalena

Caparezza torna in un mix di rime eretiche e sacrosanta rabbia con quest’ultimo disco pubblicato il Primo Marzo da Universal Music.

Anticipato dal singolo “Goodbye Malinconia”, in collaborazione con la superstar della musica anni 80 Tony Hudley, l’album consacra un Caparezza in gran spolvero, arrabbiato con la mediocrità degli italiani e con il loro scarso senso critico.

Difatti, il sogno eretico di Caparezza è quello di un essere capace di critica costruttiva su tutto ciò che si osserva, si ascolta e si legge; quello di chi, come Giordano Bruno o Giovanna d’Arco [citati nella title-track], va contro alle logiche pre-costruite e faziose di un’egemonia come quella ecclesiastica dell’epoca. Tutto ciò rapportato ai nostri giorni.

L’album si apre con “Nessun Dorma” (si si, proprio l’opera) e si proietta in mille tematiche: “Chi se ne frega della musica” è un ironico attacco a chi effettivamente se ne disinteressa; “ Il Dito Medio di Galileo” è un duro attacco alla Chiesa; poi il singolo che parla di un fantomatico paese (Malincònia), ovvia metafora dell’Italia, dove tutti emigrano per mancanza di opportunità; “La marchetta di Popolino” è un pezzo che, citando in causa tutti i personaggi dei fumetti disney, descrive l’italiano medio, il popolino gretto e ipocrita; passa poi per “La fine di Gaia” che ironizza sul 2012; “Messa in moto” che descrive un Dio scocciato che scappa via dalla messa con una moto… insomma nei 16 pezzi del Capa troviamo grandi contenuti.

Due tracce sono quelle che hanno riscosso più apprezzamenti. La prima “Legalize the Premier” è un pezzo scritto e musicato insieme ad Alborosie, artista reggae che ha riscosso un notevole successo col suo ultimo album “Escape from Babylon”, che si riferisce in modo nemmeno troppo velato (anzi, piuttosto esplicito) alle polemiche legate al Cavaliere, una immediata instant-classic del suo repertorio. La seconda, “Non siete Stato voi”, è un’ accusa forte a chi dovrebbe essere istituzione, regola, principio, denunciando un Paese in cui lo Stato non c’è e se c’è fa tutto l’opposto di quello che dovrebbe.

Un disco da ascolare con il testo davanti per non lasciarsi scappare nessuna rima, nessun verso di questo straordinario e sottovalutato artista che fa del rap una forma nuova ed inedita di Teatro-Canzone.

Tra due giorni Caparezza si esibirà alla Casa delle Musiche Puglia Sounds di Bari, il primo degli concerti in giro per l'Italia del tour 2011.

Di seguito tutte le date:

BARI 16 marzo 2011 La Casa delle Musiche Puglia Sounds
ROMA 18 marzo 2011 Tendastrisce
PADOVA 19 marzo 2011 Gran Teatro
MILANO 22 marzo 2011 Alcatraz
FIRENZE 23 marzo 2011 Saschall
BOLOGNA 26 marzo 2011 Estragon
NAPOLI 1 aprile 2011 Casa della Musica
RIMINI 2 aprile 2011 Velvet
MONTESILVANO (PE) 8 aprile 2011 Palaroma
SENIGALLA (AN) 9 aprile 2011 Mamamia
TORINO VENARIA 14 aprile 2011 Teatro della Concordia

(vai al sito ufficiale)

domenica 13 marzo 2011

Luci e ombre nell' "Eden" dei Subsonica



di Eugenio Maddalena

Da qualche giorno è uscito “Eden”, sesta fatica in studio dei Subsonica che divide completamente i fan: chi grida al capolavoro e chi al flop inaspettato. L’uscita dell’album è stata anticipata dal video della title-track, “ispirato ad un work in progress dell'artista e fotografo Luca Saini, "Don't stop the dance", una video installazione in cui ogni partecipante ha scelto di ballare liberamente il proprio brano preferito”, e dal primo singolo “Istrice”, che parla di una Torino spigolosa, pungente ma al contempo molto emotiva e insicura.

L’album, definito dallo stesso Samuel in una intervista alla Stampa “casalingo”, era stato presentato dai Subsonica come "diverso" dagli altri lavori, ed effettivamente lo è, ed è un bene: non è “bissando Microchip Emozionale” – riferimento presente nella traccia “Benzina Ogoshi” – che i Subsonica ci avrebbero allietato, come riescono riescono a fare in tanti pezzi di questa nuova elettronica creatura.

Nel loro giardino incantato in formato compact disc ci sono luci e ombre. Da un lato la nuova musicalità più soft e primaverile della title track “Eden”, dall’altro la lenta e quasi noiosa “Angelo” che sembra quasi che ci debba stare per forza; dalla simpatia tragicomica e ritmata di “Sul Sole” alla un po’ troppo adolescenziale “Il Diluvio”, che in certi passaggi ricorda un po’ troppo la classica “Aurora Sogna”. “Serpente” è veramente un pezzo atipico per loro che merita un’attenzione in più: un chitarra elettrica si staglia sul fondo per poi lasciar spazio a delle linee di basso sinuose e ad un Samuel che parla di frutti e tentazioni bibliche.

Una menzione speciale va a “Quando”, IL pezzo dell’album: si apre con un arpeggio di pianoforte per poi scivolare sui “No” urlati melodicamente da Samuel che [si deve dire] si apre a nuovi e notevoli virtuosismi.

Un castello sorretto da mattoni buoni e alcuni forse un po’ troppo poco smussati, con il risultato di un album niente male. Anzi è un ottimo prodotto che ci si poteva aspettare dagli elettro-torinesi, anche se probabilmente le loro potenzialità sono ancora maggiori di quelle raggiunte con Eden.

Ricordando che i Subsonica sono soprattutto una Live-Band e che creano i loro album in funzione dei concerti e del “movimento” che vogliono trasmettere, il gruppo sarà in tour dal 31 Marzo fino al 16 Aprile (per adesso) toccando le principali città dello stivale:

31-03 Pordenone - Palasport

01-04 Verona - Palasport

02-04 Genova - 105 Stadium (ex Vaillant Palace)

07-04 Roma - Palalottomatica

08-04 Caserta - Palamaggio'

09-04 Bari - Palaflorio

11-04 Torino - Palaolimpico

12-04 Milano - Mediolanum Forum

15-04 Firenze - Nelson Mandela Forum

16-04 Bologna - Futurshow Station


sabato 12 marzo 2011

Gianna Nannini, nuove date per "Io e Te Tour 2011"


di Marzia Costantino

Dopo il successo del suo ultimo album “Io e Te” e la nascita della figlia Penelope l’artista senese è pronta a rispondere alle critiche a suon di rock: manca solo poco più di un mese all’ inizio dell’attesissimo nuovo tour di Gianna Nannini.

Gianna Nannini ha recentemente rivelato che durante il tour ci saranno dei casting, in modo da portare giovani musicisti del posto sul palco a impegnarsi con lei e la sua band per incontrare il rock vero ed europeo.

Visto le molte date già sold-out da mesi 'Io e Te tour 2011' di Gianna Nannini raddoppia la data di Verona e triplica quella di Firenze. Due date nel capoluogo toscano, infatti, non sono bastate per accontentare tutti i fan della rocker, ed e' stato necessario aggiungere un terzo live: Gianna Nannini sara' al Mandela Forum di Firenze non solo il 27 e 28 maggio ma anche il 29. Un'altra data anche per l'Arena di Verona dove la cantautrice senese si esibira' non solo il 20 maggio ma anche il 21. Successivamente alle date fiorentine il tour tocchera' Pesaro (31 maggio), Genova (2 giugno) per terminare il 4 giugno a Torino.

Il tour, prodotto e organizzato da Live Nation, vede l'artista impegnata complessivamente in 20 tappe che toccheranno i principali palazzetti e arene italiani, partendo da Milano il 29 e 30 aprile, e che proseguiranno anche all'estero in estate.

Ci sono molte aspettative riguardo questo Tour perché, oltre ai classici strumenti rock, saranno presenti anche gli archi che sono stati l’ elemento distintivo e predominante dell'ultimo album.

‘Io e Te tour 2011’ sarà così l’ occasione per ascoltare live i nuovi brani e le canzoni indimenticabili del repertorio della rock star toscana.


Di seguito tutte le date del Tour:

29.04.11 - Assago (Mi), MediolanumForum
30.04.11 - Assago (Mi), MediolanumForum
03.05.11 - Roma, Palalottomatica
04.05.11 - Roma, Palalottomatica
07.05.11 - Reggio Calabria, Palacalafiore
09.05.11 - Acireale, Palatupparello
12.05.11 - Eboli (Sa), Palasele
14.05.11 - Caserta, Palamaggiò
16.05.11 - Perugia, Palaevangelisti
18.05.11 - Bologna, Futurshow Station
20.05.11 - Verona, Arena
21.05.11 - Verona, Arena
24.05.11 - Villorba (Tv), Palaverde
25.05.11 - Bolzano, Palaonda
27.05.11 - Firenze, Mandela Forum
28.05.11 - Firenze, Mandela Forum
29.05.11 - Firenze, Mandela Forum
31.05.11 - Pesaro, Adriatic Arena
02.06.11 - Genova, Vaillant Palace
04.06.11 - Torino, PalaOlimpico
12.07.11 - Locarno – Moon and stars
14.07.11 - Vienna – Stadthalle
15.07.11 - Linz – Tips Arena
17.07.11 – Monaco di Baviera - Tohnhalle
18.07.11 – Berlino – Columbia Halle
20.07.11 - Dinslanker - Burgtheater
21.07.11 – Tuttilingen – Ruine Homburg
23.07.11 – Zurigo – Live At Sunset
24.07.11 - Salzburg- Salzburg Arena

(vai al sito ufficiale)

venerdì 11 marzo 2011

Dalle profonde radici di una quercia arriva "The King of Limbs"


di Eugenio Maddalena

I Radiohead tornano all'improvviso, come uno schiaffo da dietro a tutti quelli che pensavano che dopo “In Rainbows” la band non avesse più nulla da dire. Annunciato a sorpresa, l’uscita del cd è prevista per il 28 marzo.

Anche stavolta la distribuzione si caratterizza per il download (non più gratuito) dal loro sito ufficiale in formato mp3 e wav, e prevede l’edizione speciale “Newspaper Album”, contenente 2 vinili da 10', un compact disc ed una serie di artworks non specificati, disponibile dal 9 maggio.

“Il Re dei Limbi” si apre con l'ipnotica Bloom, che irrompe quasi fastidiosa in tutta la sua energia, con cori provenienti da lontano e suoni ritmati a marcia veloce che sembrano nascere dalle “profonde radici di una quercia”, da cui prende il nome l'album.

Con Morning Mr Magpie siamo già dentro, persi in una nuova ritmica ostica e epilettica ammantata dalla quanto mai ispirata voce di Capitan Thom, che ci lascia solo un briciolo di respiro con qualche coro al centro del pezzo per poi rilanciarci nell'ipnosi elettronica.

Little by Little, uno dei pezzi più ispirati, ci culla freneticamente facendoci piombare prima in Feral, l’ultimo vero scossone ovattato, per poi farci arrivare al singolo Lotus Flower, il video in cui Thom Yorke si esibisce in una danza in bianco e nero con tanto di bombetta e camicetta (tributo a Chaplin?). L'album diventa più morbido man mano che prosegue: da questo punto in poi le tracce divenetranno dolci e melanconiche.

Codex è la canzone da pianoforte, una meravigliosa nenia dai cori lontani e da una voce in primo piano perfettamente bilanciata con le note delicate di cui è composta.

Con Give Up The Ghost raggiungiamo finalmente la chioma della quercia. Il pezzo si apre con versi di uccelli in festa e rumori rilassanti e naturalistici, sui quali poggiano una chitarra arpeggiata e le varie voci di Thom Yorke, che sussurrano «In your arms don't hurt me / In your arms don't hurt me».

L'album si chiude con la rilassante Separator, che ad un certo punto esclama “se pensi che sia finita qui ti sbagli”, facendo così già fa fantasticare i fan su una presunta seconda parte dell'album (che ha fatto discutere per il numero delle tracce, soltanto otto) di cui però non si è mai parlato.

I Radiohead ancora una volta ci regalano un gioiello al confine della sperimentazione, un album duro, cupo ed introspettivo e si proclamano a ragion veduta I Re dei Limbi, di quei mondi oscuri e ignoti dell'interiorità in cui riescono a catapultarci senza alcun intoppo, facendoceli esplorare con loro.

Quattro confessioni per "La fine della fiera"


Uno scrittore non scrive più e si misura costantemente con l’insuccesso dei mille disparati/disperati lavori costretto a svolgere per vivere; una giovane archivista video lavora da casa per una televisione privata e condivide la propria solitudine con gli stravaganti personaggi creati dalla sua personalità multipla; un uomo, a causa della malattia della moglie, improvvisamente si comporta per la prima volta come lei, coprendola di attenzioni; un altro, che per lavoro “regola” imprenditori ed appaltatori che “sgarrano”, viene colto dal rimorso nello scoprire che una delle sue vittime era innocente.

Quattro personaggi, quattro monologhi che si incrociano, quattro storie che costruiscono, racconto dopo racconto, percorsi diversi che portano a una comune destinazione. Tre uomini e una donna si confessano al pubblico, si mettono a nudo, immersi nei propri pensieri confusi. Quattro storie da cui, lentamente, affiora il filo conduttore che le unisce.

Coprodotta dalla Azteca Produzioni Cinematografiche e Francesco Venditti (figlio di Antonello) “La fine della fiera”, di Daniele Prato e Francesca Staasch, con Francesco Venditti, Veruska Rossi, Fabrizio Sabatucci e da Riccardo Scarafoni – che ne firma anche la regia, è in scena al Teatro Cometa Off di Roma fino al 28 marzo.

(vai al sito del teatro)

lunedì 7 marzo 2011

Menecmi, la commedia degli equivoci al Teatro Vascello

Maurizio Palladino

Chissà se Plauto, quando ha scritto Menecmi nel III sec. a. C., immaginava che la sua commedia, duemila e duecento anni dopo, sarebbe andata ancora in scena con successo.
Pietra miliare della storia del teatro, con Menecmi nasce il genere della commedia degli equivoci, sulla cui logica si fonda tanta parte delle opere comiche di tutti i tempi.
Lo scambio di persona, le incomprensioni create dagli equivoci, la scoperta delle magagne dei protagonisti e le crisi coniugali che ne derivano continuano (nei millenni, è il caso di dirlo) a divertire il pubblico e ad essere il perno attorno al quale ruotano, e ruoteranno ancora, infinite storie, di cui quest’opera è la diretta progenitrice.
Due gemelli, perfettamente identici, crescono in due città diverse dopo che uno, Menecmo I, viene smarrito dal padre. Quando l’altro, che porta il nome del fratello perso, Menecmo II, arriva in città per cercarlo, si innescano spassosi equivoci a catena che trasformeranno completamente le vite dei due protagonisti.
Lo spettacolo è diretto dall’eclettico e prolifico regista (nonché sceneggiatore, attore, scenografo e costumista) Memè Perlini, che ha al proprio attivo oltre una cinquantina di testi rappresentati in tutto il mondo, e prodotto da TSI La Fabbrica dell'Attore, che ha dato vita negli anni Settanta al movimento teatrale della “scuola romana”.


dal 9 al 27 MARZO
MENECMI – la commedia degli equivoci
di Plauto

con
Alkis Zanis Menecmo 1e 2
Nicola D’Eramo Vecchio
Maurizio Palladino Spazzola-Medico
Alberto Caramel Messanione
Cristina Giachero Matrona
Massimo Fedele Cilindro
Gaia Benassi Erozia

Musiche Gianni Fiori

scene e regia Memè PERLINI

produzione TSI La Fabbrica dell'Attore



(pubblicato su Nea Polis, n. 3 Marzo 2011)

"Vivere o niente" è il nome del nuovo album di Vasco Rossi



È la notizia dell’ultim’ora: “Vivere o Niente” è il nome del nuovo album di Vasco Rossi, nei negozi dal 29 marzo. Lo annuncia lo stesso Vasco dal suo sito e dalla sua pagina Faebook. L'album contiene 12 brani “molto diversi tra loro”, registrati tra Bologna e Los Angeles con la storica collaborazione di Guido Elmi, Tullio Ferro, Gaetano Curreri e Roberto Casini.

I fan attendevano la notizia dal 7 febbraio, giorno del compleanno di Blasco, che per l’occasione ha festeggiato con la messa in onda del suo nuovo singolo, “Eh… già”, subito in testa alle classifiche e tra i più cliccati del web. Dopo nemmeno un'ora, l'annuncio della pagina facebook conta già 3010 "mi piace" e 141 commenti.

A tre anni dalla pubblicazione di “Il mondo che vorrei” e dopo un anno intero di Europe Indoor Tour (2009 e 2010), che ha visto 48 concerti sold out in Italia e Europa, nel 2011 Vasco tornerà negli stadi, tra giugno e luglio: parte dall’Heineken jammin festival e torna a Milano San Siro per 4 date, a Messina al San Filippo per la terza volta in quattro anni e a Roma all’Olimpico per due concerti consecutivi.

Le date sono state quadruplicate a Milano e raddoppiate a Roma perché, in meno di una settimana, è stato registrato un sold out da record.

(vai al sito ufficiale di Vasco Rossi)
(Eh... già, video e testo)

martedì 1 marzo 2011

Cinema, dall'Africa a Milano con il 21° Festival


Un’immagine dell’Africa decisamente lontana dagli stereotipi è quella che viene offerta ogni anno dal Festival del Cinema Africano, d’Asia e America Latina, giunto oggi alla 21esima edizione, che sfrutta la distribuzione cinematografica “alternativa” per non dimenticare le culture dei paesi in via di sviluppo, appiattite dall’offerta culturale dominante.

I protagonisti che popolano la manifestazione sono giovani film maker, provenienti dai tre continenti, che raccontano attraverso il cinema la propria cultura e la propria visione del mondo. Sono produttori, registi, attori, sceneggiatori, direttori della fotografia, fonici, tecnici, ragazzi e ragazze che frequentano scuole di cinema e che vanno in giro per il mondo per realizzare i propri film. E che ci ricordano che l’Africa, l’Asia e il Sud America non sono soltanto ciò che i mass media ci mostrano.

Il 21° Festival del Cinema Africano, d’Asia e America Latina torna a Milano dal 21 al 27 marzo 2011, con i concorsi Finestre sul mondo (aperti ai lungometraggi di fiction e documentari provenienti dall’Africa, dall’Asia e dall’America Latina), due concorsi dedicati all’Africa (il Miglior film africano e i Migliori cortometraggi di fiction e documentario), il fuori concorso della sezione “Extr’ A” (rivolto ai registi italiani che si rivolgono ai tre continenti e che trattano i temi legati all’immigrazione in Italia) e la sezione tematica E Tutti ridono…le più divertenti commedie da Africa, Asia e America Latina (che presenterà in anteprima italiana “Tere Bin Laden” dell’indiano Abhishek Sharma e "A woman, a gun and a noodle shop" del cinese Zhang Yimou).


Luoghi della manifestazione:
Auditorium San Fedele
Spazio Oberdan
Cinema Gnomo
Teatro Rosetum
Centre culturel français de Milan
Librerie La FELTRINELLI
Triennale di Milano
Casello di Porta Venezia ovest - Casa del pane

(vai al sito del festival)