di Eugenio Maddalena
Da qualche giorno è uscito “Eden”, sesta fatica in studio dei Subsonica che divide completamente i fan: chi grida al capolavoro e chi al flop inaspettato. L’uscita dell’album è stata anticipata dal video della title-track, “ispirato ad un work in progress dell'artista e fotografo Luca Saini, "Don't stop the dance", una video installazione in cui ogni partecipante ha scelto di ballare liberamente il proprio brano preferito”, e dal primo singolo “Istrice”, che parla di una Torino spigolosa, pungente ma al contempo molto emotiva e insicura.
L’album, definito dallo stesso Samuel in una intervista alla Stampa “casalingo”, era stato presentato dai Subsonica come "diverso" dagli altri lavori, ed effettivamente lo è, ed è un bene: non è “bissando Microchip Emozionale” – riferimento presente nella traccia “Benzina Ogoshi” – che i Subsonica ci avrebbero allietato, come riescono riescono a fare in tanti pezzi di questa nuova elettronica creatura.
Nel loro giardino incantato in formato compact disc ci sono luci e ombre. Da un lato la nuova musicalità più soft e primaverile della title track “Eden”, dall’altro la lenta e quasi noiosa “Angelo” che sembra quasi che ci debba stare per forza; dalla simpatia tragicomica e ritmata di “Sul Sole” alla un po’ troppo adolescenziale “Il Diluvio”, che in certi passaggi ricorda un po’ troppo la classica “Aurora Sogna”. “Serpente” è veramente un pezzo atipico per loro che merita un’attenzione in più: un chitarra elettrica si staglia sul fondo per poi lasciar spazio a delle linee di basso sinuose e ad un Samuel che parla di frutti e tentazioni bibliche.
Una menzione speciale va a “Quando”, IL pezzo dell’album: si apre con un arpeggio di pianoforte per poi scivolare sui “No” urlati melodicamente da Samuel che [si deve dire] si apre a nuovi e notevoli virtuosismi.
Un castello sorretto da mattoni buoni e alcuni forse un po’ troppo poco smussati, con il risultato di un album niente male. Anzi è un ottimo prodotto che ci si poteva aspettare dagli elettro-torinesi, anche se probabilmente le loro potenzialità sono ancora maggiori di quelle raggiunte con Eden.
Ricordando che i Subsonica sono soprattutto una Live-Band e che creano i loro album in funzione dei concerti e del “movimento” che vogliono trasmettere, il gruppo sarà in tour dal 31 Marzo fino al 16 Aprile (per adesso) toccando le principali città dello stivale:
31-03 Pordenone - Palasport
01-04 Verona - Palasport
02-04 Genova - 105 Stadium (ex Vaillant Palace)
07-04 Roma - Palalottomatica
08-04 Caserta - Palamaggio'
09-04 Bari - Palaflorio
11-04 Torino - Palaolimpico
12-04 Milano - Mediolanum Forum
15-04 Firenze - Nelson Mandela Forum
16-04 Bologna - Futurshow Station
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