lunedì 14 marzo 2011

"Il sogno Eretico" di Caparezza


di Eugenio Maddalena

Caparezza torna in un mix di rime eretiche e sacrosanta rabbia con quest’ultimo disco pubblicato il Primo Marzo da Universal Music.

Anticipato dal singolo “Goodbye Malinconia”, in collaborazione con la superstar della musica anni 80 Tony Hudley, l’album consacra un Caparezza in gran spolvero, arrabbiato con la mediocrità degli italiani e con il loro scarso senso critico.

Difatti, il sogno eretico di Caparezza è quello di un essere capace di critica costruttiva su tutto ciò che si osserva, si ascolta e si legge; quello di chi, come Giordano Bruno o Giovanna d’Arco [citati nella title-track], va contro alle logiche pre-costruite e faziose di un’egemonia come quella ecclesiastica dell’epoca. Tutto ciò rapportato ai nostri giorni.

L’album si apre con “Nessun Dorma” (si si, proprio l’opera) e si proietta in mille tematiche: “Chi se ne frega della musica” è un ironico attacco a chi effettivamente se ne disinteressa; “ Il Dito Medio di Galileo” è un duro attacco alla Chiesa; poi il singolo che parla di un fantomatico paese (Malincònia), ovvia metafora dell’Italia, dove tutti emigrano per mancanza di opportunità; “La marchetta di Popolino” è un pezzo che, citando in causa tutti i personaggi dei fumetti disney, descrive l’italiano medio, il popolino gretto e ipocrita; passa poi per “La fine di Gaia” che ironizza sul 2012; “Messa in moto” che descrive un Dio scocciato che scappa via dalla messa con una moto… insomma nei 16 pezzi del Capa troviamo grandi contenuti.

Due tracce sono quelle che hanno riscosso più apprezzamenti. La prima “Legalize the Premier” è un pezzo scritto e musicato insieme ad Alborosie, artista reggae che ha riscosso un notevole successo col suo ultimo album “Escape from Babylon”, che si riferisce in modo nemmeno troppo velato (anzi, piuttosto esplicito) alle polemiche legate al Cavaliere, una immediata instant-classic del suo repertorio. La seconda, “Non siete Stato voi”, è un’ accusa forte a chi dovrebbe essere istituzione, regola, principio, denunciando un Paese in cui lo Stato non c’è e se c’è fa tutto l’opposto di quello che dovrebbe.

Un disco da ascolare con il testo davanti per non lasciarsi scappare nessuna rima, nessun verso di questo straordinario e sottovalutato artista che fa del rap una forma nuova ed inedita di Teatro-Canzone.

Tra due giorni Caparezza si esibirà alla Casa delle Musiche Puglia Sounds di Bari, il primo degli concerti in giro per l'Italia del tour 2011.

Di seguito tutte le date:

BARI 16 marzo 2011 La Casa delle Musiche Puglia Sounds
ROMA 18 marzo 2011 Tendastrisce
PADOVA 19 marzo 2011 Gran Teatro
MILANO 22 marzo 2011 Alcatraz
FIRENZE 23 marzo 2011 Saschall
BOLOGNA 26 marzo 2011 Estragon
NAPOLI 1 aprile 2011 Casa della Musica
RIMINI 2 aprile 2011 Velvet
MONTESILVANO (PE) 8 aprile 2011 Palaroma
SENIGALLA (AN) 9 aprile 2011 Mamamia
TORINO VENARIA 14 aprile 2011 Teatro della Concordia

(vai al sito ufficiale)

domenica 13 marzo 2011

Luci e ombre nell' "Eden" dei Subsonica



di Eugenio Maddalena

Da qualche giorno è uscito “Eden”, sesta fatica in studio dei Subsonica che divide completamente i fan: chi grida al capolavoro e chi al flop inaspettato. L’uscita dell’album è stata anticipata dal video della title-track, “ispirato ad un work in progress dell'artista e fotografo Luca Saini, "Don't stop the dance", una video installazione in cui ogni partecipante ha scelto di ballare liberamente il proprio brano preferito”, e dal primo singolo “Istrice”, che parla di una Torino spigolosa, pungente ma al contempo molto emotiva e insicura.

L’album, definito dallo stesso Samuel in una intervista alla Stampa “casalingo”, era stato presentato dai Subsonica come "diverso" dagli altri lavori, ed effettivamente lo è, ed è un bene: non è “bissando Microchip Emozionale” – riferimento presente nella traccia “Benzina Ogoshi” – che i Subsonica ci avrebbero allietato, come riescono riescono a fare in tanti pezzi di questa nuova elettronica creatura.

Nel loro giardino incantato in formato compact disc ci sono luci e ombre. Da un lato la nuova musicalità più soft e primaverile della title track “Eden”, dall’altro la lenta e quasi noiosa “Angelo” che sembra quasi che ci debba stare per forza; dalla simpatia tragicomica e ritmata di “Sul Sole” alla un po’ troppo adolescenziale “Il Diluvio”, che in certi passaggi ricorda un po’ troppo la classica “Aurora Sogna”. “Serpente” è veramente un pezzo atipico per loro che merita un’attenzione in più: un chitarra elettrica si staglia sul fondo per poi lasciar spazio a delle linee di basso sinuose e ad un Samuel che parla di frutti e tentazioni bibliche.

Una menzione speciale va a “Quando”, IL pezzo dell’album: si apre con un arpeggio di pianoforte per poi scivolare sui “No” urlati melodicamente da Samuel che [si deve dire] si apre a nuovi e notevoli virtuosismi.

Un castello sorretto da mattoni buoni e alcuni forse un po’ troppo poco smussati, con il risultato di un album niente male. Anzi è un ottimo prodotto che ci si poteva aspettare dagli elettro-torinesi, anche se probabilmente le loro potenzialità sono ancora maggiori di quelle raggiunte con Eden.

Ricordando che i Subsonica sono soprattutto una Live-Band e che creano i loro album in funzione dei concerti e del “movimento” che vogliono trasmettere, il gruppo sarà in tour dal 31 Marzo fino al 16 Aprile (per adesso) toccando le principali città dello stivale:

31-03 Pordenone - Palasport

01-04 Verona - Palasport

02-04 Genova - 105 Stadium (ex Vaillant Palace)

07-04 Roma - Palalottomatica

08-04 Caserta - Palamaggio'

09-04 Bari - Palaflorio

11-04 Torino - Palaolimpico

12-04 Milano - Mediolanum Forum

15-04 Firenze - Nelson Mandela Forum

16-04 Bologna - Futurshow Station


sabato 12 marzo 2011

Gianna Nannini, nuove date per "Io e Te Tour 2011"


di Marzia Costantino

Dopo il successo del suo ultimo album “Io e Te” e la nascita della figlia Penelope l’artista senese è pronta a rispondere alle critiche a suon di rock: manca solo poco più di un mese all’ inizio dell’attesissimo nuovo tour di Gianna Nannini.

Gianna Nannini ha recentemente rivelato che durante il tour ci saranno dei casting, in modo da portare giovani musicisti del posto sul palco a impegnarsi con lei e la sua band per incontrare il rock vero ed europeo.

Visto le molte date già sold-out da mesi 'Io e Te tour 2011' di Gianna Nannini raddoppia la data di Verona e triplica quella di Firenze. Due date nel capoluogo toscano, infatti, non sono bastate per accontentare tutti i fan della rocker, ed e' stato necessario aggiungere un terzo live: Gianna Nannini sara' al Mandela Forum di Firenze non solo il 27 e 28 maggio ma anche il 29. Un'altra data anche per l'Arena di Verona dove la cantautrice senese si esibira' non solo il 20 maggio ma anche il 21. Successivamente alle date fiorentine il tour tocchera' Pesaro (31 maggio), Genova (2 giugno) per terminare il 4 giugno a Torino.

Il tour, prodotto e organizzato da Live Nation, vede l'artista impegnata complessivamente in 20 tappe che toccheranno i principali palazzetti e arene italiani, partendo da Milano il 29 e 30 aprile, e che proseguiranno anche all'estero in estate.

Ci sono molte aspettative riguardo questo Tour perché, oltre ai classici strumenti rock, saranno presenti anche gli archi che sono stati l’ elemento distintivo e predominante dell'ultimo album.

‘Io e Te tour 2011’ sarà così l’ occasione per ascoltare live i nuovi brani e le canzoni indimenticabili del repertorio della rock star toscana.


Di seguito tutte le date del Tour:

29.04.11 - Assago (Mi), MediolanumForum
30.04.11 - Assago (Mi), MediolanumForum
03.05.11 - Roma, Palalottomatica
04.05.11 - Roma, Palalottomatica
07.05.11 - Reggio Calabria, Palacalafiore
09.05.11 - Acireale, Palatupparello
12.05.11 - Eboli (Sa), Palasele
14.05.11 - Caserta, Palamaggiò
16.05.11 - Perugia, Palaevangelisti
18.05.11 - Bologna, Futurshow Station
20.05.11 - Verona, Arena
21.05.11 - Verona, Arena
24.05.11 - Villorba (Tv), Palaverde
25.05.11 - Bolzano, Palaonda
27.05.11 - Firenze, Mandela Forum
28.05.11 - Firenze, Mandela Forum
29.05.11 - Firenze, Mandela Forum
31.05.11 - Pesaro, Adriatic Arena
02.06.11 - Genova, Vaillant Palace
04.06.11 - Torino, PalaOlimpico
12.07.11 - Locarno – Moon and stars
14.07.11 - Vienna – Stadthalle
15.07.11 - Linz – Tips Arena
17.07.11 – Monaco di Baviera - Tohnhalle
18.07.11 – Berlino – Columbia Halle
20.07.11 - Dinslanker - Burgtheater
21.07.11 – Tuttilingen – Ruine Homburg
23.07.11 – Zurigo – Live At Sunset
24.07.11 - Salzburg- Salzburg Arena

(vai al sito ufficiale)

venerdì 11 marzo 2011

Dalle profonde radici di una quercia arriva "The King of Limbs"


di Eugenio Maddalena

I Radiohead tornano all'improvviso, come uno schiaffo da dietro a tutti quelli che pensavano che dopo “In Rainbows” la band non avesse più nulla da dire. Annunciato a sorpresa, l’uscita del cd è prevista per il 28 marzo.

Anche stavolta la distribuzione si caratterizza per il download (non più gratuito) dal loro sito ufficiale in formato mp3 e wav, e prevede l’edizione speciale “Newspaper Album”, contenente 2 vinili da 10', un compact disc ed una serie di artworks non specificati, disponibile dal 9 maggio.

“Il Re dei Limbi” si apre con l'ipnotica Bloom, che irrompe quasi fastidiosa in tutta la sua energia, con cori provenienti da lontano e suoni ritmati a marcia veloce che sembrano nascere dalle “profonde radici di una quercia”, da cui prende il nome l'album.

Con Morning Mr Magpie siamo già dentro, persi in una nuova ritmica ostica e epilettica ammantata dalla quanto mai ispirata voce di Capitan Thom, che ci lascia solo un briciolo di respiro con qualche coro al centro del pezzo per poi rilanciarci nell'ipnosi elettronica.

Little by Little, uno dei pezzi più ispirati, ci culla freneticamente facendoci piombare prima in Feral, l’ultimo vero scossone ovattato, per poi farci arrivare al singolo Lotus Flower, il video in cui Thom Yorke si esibisce in una danza in bianco e nero con tanto di bombetta e camicetta (tributo a Chaplin?). L'album diventa più morbido man mano che prosegue: da questo punto in poi le tracce divenetranno dolci e melanconiche.

Codex è la canzone da pianoforte, una meravigliosa nenia dai cori lontani e da una voce in primo piano perfettamente bilanciata con le note delicate di cui è composta.

Con Give Up The Ghost raggiungiamo finalmente la chioma della quercia. Il pezzo si apre con versi di uccelli in festa e rumori rilassanti e naturalistici, sui quali poggiano una chitarra arpeggiata e le varie voci di Thom Yorke, che sussurrano «In your arms don't hurt me / In your arms don't hurt me».

L'album si chiude con la rilassante Separator, che ad un certo punto esclama “se pensi che sia finita qui ti sbagli”, facendo così già fa fantasticare i fan su una presunta seconda parte dell'album (che ha fatto discutere per il numero delle tracce, soltanto otto) di cui però non si è mai parlato.

I Radiohead ancora una volta ci regalano un gioiello al confine della sperimentazione, un album duro, cupo ed introspettivo e si proclamano a ragion veduta I Re dei Limbi, di quei mondi oscuri e ignoti dell'interiorità in cui riescono a catapultarci senza alcun intoppo, facendoceli esplorare con loro.

Quattro confessioni per "La fine della fiera"


Uno scrittore non scrive più e si misura costantemente con l’insuccesso dei mille disparati/disperati lavori costretto a svolgere per vivere; una giovane archivista video lavora da casa per una televisione privata e condivide la propria solitudine con gli stravaganti personaggi creati dalla sua personalità multipla; un uomo, a causa della malattia della moglie, improvvisamente si comporta per la prima volta come lei, coprendola di attenzioni; un altro, che per lavoro “regola” imprenditori ed appaltatori che “sgarrano”, viene colto dal rimorso nello scoprire che una delle sue vittime era innocente.

Quattro personaggi, quattro monologhi che si incrociano, quattro storie che costruiscono, racconto dopo racconto, percorsi diversi che portano a una comune destinazione. Tre uomini e una donna si confessano al pubblico, si mettono a nudo, immersi nei propri pensieri confusi. Quattro storie da cui, lentamente, affiora il filo conduttore che le unisce.

Coprodotta dalla Azteca Produzioni Cinematografiche e Francesco Venditti (figlio di Antonello) “La fine della fiera”, di Daniele Prato e Francesca Staasch, con Francesco Venditti, Veruska Rossi, Fabrizio Sabatucci e da Riccardo Scarafoni – che ne firma anche la regia, è in scena al Teatro Cometa Off di Roma fino al 28 marzo.

(vai al sito del teatro)

lunedì 7 marzo 2011

Menecmi, la commedia degli equivoci al Teatro Vascello

Maurizio Palladino

Chissà se Plauto, quando ha scritto Menecmi nel III sec. a. C., immaginava che la sua commedia, duemila e duecento anni dopo, sarebbe andata ancora in scena con successo.
Pietra miliare della storia del teatro, con Menecmi nasce il genere della commedia degli equivoci, sulla cui logica si fonda tanta parte delle opere comiche di tutti i tempi.
Lo scambio di persona, le incomprensioni create dagli equivoci, la scoperta delle magagne dei protagonisti e le crisi coniugali che ne derivano continuano (nei millenni, è il caso di dirlo) a divertire il pubblico e ad essere il perno attorno al quale ruotano, e ruoteranno ancora, infinite storie, di cui quest’opera è la diretta progenitrice.
Due gemelli, perfettamente identici, crescono in due città diverse dopo che uno, Menecmo I, viene smarrito dal padre. Quando l’altro, che porta il nome del fratello perso, Menecmo II, arriva in città per cercarlo, si innescano spassosi equivoci a catena che trasformeranno completamente le vite dei due protagonisti.
Lo spettacolo è diretto dall’eclettico e prolifico regista (nonché sceneggiatore, attore, scenografo e costumista) Memè Perlini, che ha al proprio attivo oltre una cinquantina di testi rappresentati in tutto il mondo, e prodotto da TSI La Fabbrica dell'Attore, che ha dato vita negli anni Settanta al movimento teatrale della “scuola romana”.


dal 9 al 27 MARZO
MENECMI – la commedia degli equivoci
di Plauto

con
Alkis Zanis Menecmo 1e 2
Nicola D’Eramo Vecchio
Maurizio Palladino Spazzola-Medico
Alberto Caramel Messanione
Cristina Giachero Matrona
Massimo Fedele Cilindro
Gaia Benassi Erozia

Musiche Gianni Fiori

scene e regia Memè PERLINI

produzione TSI La Fabbrica dell'Attore



(pubblicato su Nea Polis, n. 3 Marzo 2011)

"Vivere o niente" è il nome del nuovo album di Vasco Rossi



È la notizia dell’ultim’ora: “Vivere o Niente” è il nome del nuovo album di Vasco Rossi, nei negozi dal 29 marzo. Lo annuncia lo stesso Vasco dal suo sito e dalla sua pagina Faebook. L'album contiene 12 brani “molto diversi tra loro”, registrati tra Bologna e Los Angeles con la storica collaborazione di Guido Elmi, Tullio Ferro, Gaetano Curreri e Roberto Casini.

I fan attendevano la notizia dal 7 febbraio, giorno del compleanno di Blasco, che per l’occasione ha festeggiato con la messa in onda del suo nuovo singolo, “Eh… già”, subito in testa alle classifiche e tra i più cliccati del web. Dopo nemmeno un'ora, l'annuncio della pagina facebook conta già 3010 "mi piace" e 141 commenti.

A tre anni dalla pubblicazione di “Il mondo che vorrei” e dopo un anno intero di Europe Indoor Tour (2009 e 2010), che ha visto 48 concerti sold out in Italia e Europa, nel 2011 Vasco tornerà negli stadi, tra giugno e luglio: parte dall’Heineken jammin festival e torna a Milano San Siro per 4 date, a Messina al San Filippo per la terza volta in quattro anni e a Roma all’Olimpico per due concerti consecutivi.

Le date sono state quadruplicate a Milano e raddoppiate a Roma perché, in meno di una settimana, è stato registrato un sold out da record.

(vai al sito ufficiale di Vasco Rossi)
(Eh... già, video e testo)

martedì 1 marzo 2011

Cinema, dall'Africa a Milano con il 21° Festival


Un’immagine dell’Africa decisamente lontana dagli stereotipi è quella che viene offerta ogni anno dal Festival del Cinema Africano, d’Asia e America Latina, giunto oggi alla 21esima edizione, che sfrutta la distribuzione cinematografica “alternativa” per non dimenticare le culture dei paesi in via di sviluppo, appiattite dall’offerta culturale dominante.

I protagonisti che popolano la manifestazione sono giovani film maker, provenienti dai tre continenti, che raccontano attraverso il cinema la propria cultura e la propria visione del mondo. Sono produttori, registi, attori, sceneggiatori, direttori della fotografia, fonici, tecnici, ragazzi e ragazze che frequentano scuole di cinema e che vanno in giro per il mondo per realizzare i propri film. E che ci ricordano che l’Africa, l’Asia e il Sud America non sono soltanto ciò che i mass media ci mostrano.

Il 21° Festival del Cinema Africano, d’Asia e America Latina torna a Milano dal 21 al 27 marzo 2011, con i concorsi Finestre sul mondo (aperti ai lungometraggi di fiction e documentari provenienti dall’Africa, dall’Asia e dall’America Latina), due concorsi dedicati all’Africa (il Miglior film africano e i Migliori cortometraggi di fiction e documentario), il fuori concorso della sezione “Extr’ A” (rivolto ai registi italiani che si rivolgono ai tre continenti e che trattano i temi legati all’immigrazione in Italia) e la sezione tematica E Tutti ridono…le più divertenti commedie da Africa, Asia e America Latina (che presenterà in anteprima italiana “Tere Bin Laden” dell’indiano Abhishek Sharma e "A woman, a gun and a noodle shop" del cinese Zhang Yimou).


Luoghi della manifestazione:
Auditorium San Fedele
Spazio Oberdan
Cinema Gnomo
Teatro Rosetum
Centre culturel français de Milan
Librerie La FELTRINELLI
Triennale di Milano
Casello di Porta Venezia ovest - Casa del pane

(vai al sito del festival)

lunedì 28 febbraio 2011

And the winner is... Tutti i vincitori degli Oscar 2011






Miglior film: “Il discorso del re”






Regia: Tom Hooper per “Il discorso del re”








Attore protagonista: Colin Firth in “Il discorso del re”









Attrice protagonista: Natalie Portman in “Cigno Nero”








Attore non protagonista: Christian Bale in “The Fighter”







Attrice non protagonista: Melissa Leo in “The Fighter”








Film d’animazione: “Toy Story 3” di Lee Unkrich








Corto animato: “The Lost Thing” di Shaun Tan e Andrew Ruhemann








Sceneggiatura originale: David Seidler per "Il discorso del re"








Sceneggiatura non originale: Aaron Sorkin per "The Social Network"








Film straniero: “In un mondo migliore” di Susanne Bier








Documentario: “Inside Job” di Charles Ferguson, Audrey Marrs








Cortometraggio di finzione: “God of Love” di Luke Matheny








Cortometraggio documentario: “Strangers No More” di Karen Goodman (dx) e Kirk Simon








Art direction: “Alice in Wonderland”,
Production Design: Robert Stromberg; Set Decoration: Karen O'Hara







Fotografia: Wally Pfister per “Inception”







Montaggio: Kirk Baxter (dx), Angus Wall per "The Social Network"





Effetti speciali visivi: Paul J. Franklin, Chris Corbould, Andrew Lockley, Pete Bebb, (da sx a dx) per “Inception”








Montaggio del sonoro: Richard King per "Inception"








Sonoro: Lora Hirschberg, Gary Rizzo, Ed Novick (sx) per "Inception"








Colonna sonora originale: Trent Reznor (dx) e Atticus Ross per "The Social Network"






Canzone originale: Randy Newman per "We Belong Together" in “Toy story 3”







Costumi: Colleen Atwood per "Alice in Wonderland"






Trucco: Rick Baker (sx) Dave Elsey per “Wolfman”






(foto by Getti Images)

Notte degli Oscar 2011, le nomination




E' in corso a Los Angeles la notte del cinema più attesa dell'anno. In attesa della premiazione, pubblico il video dell'annuncio dei candidati e l'elenco completo delle nomination.
Miglior film

* Black Swan
* The Fighter
* Inception
* The Kids Are All Right
* The King’s Speech
* 127 Hours
* The Social Network
* Toy Story 3
* True Grit
* Winter’s Bone

Miglior Regia:

* Darren Aronofsky (Black Swan)
* David O. Russell (The Fighter)
* Tom Hooper (Il discorso del re)
* David Fincher (The Social Network)
* Joel Coen and Ethan Coen (Il Grinta)

Miglior attore protagonista:

* Xavier Bardem (Biutiful)
* Jeff Bridges (Il Grinta)
* Jesse Eisenberg (The Social Network)
* Colin Firth (Il Discorso del Re)
* James Franco (127 Ore)

Miglior attrice protagonista

* Annette Bening (I Ragazzi Stanno Bene)
* Nicole Kidman (Rabbit Hole)
* Natalie Portman (Il Cigno Nero)
* Michelle Williams (Blue Valentine)
* Jennifer Lawrence (Winter’s Bone)

Miglior attore non protagonista

* Christian Bale (The Fighter)
* John Hawkes (Winter’s Bone)
* Jeremy Renner (The Town)
* Mark Ruffalo (I Ragazzi Stanno Bene)
* Geoffrey Rush (Il Discorso del Re)

Miglior attrice non protagonista

* Amy Adams (The Fighter)
* Helena Bonham Carter (Il Discorso del Re)
* Melissa Leo (The Fighter)
* Hailee Steinfeld (Il Grinta)
* Jackie Weaver (Animal Kingdom)

Miglior sceneggiatura originale

* Another Year (scritto da Mike Leigh)
* The Fighter (sceneggiatura di Scott Silver, Paul Tamasy e Eric Johnson; soggetto di Keith Dorrington, Paul Tamasy e Eric Johnson)
* Inception (scritto da Christopher Nolan)
* I Ragazzi Stanno Bene (scritto da Lisa Cholodenko e Stuart Blumberg)
* Il Discorso del Re (sceneggiatura di David Seidler)

Miglior sceneggiatura non originale

* 127 Hours (sceneggiatura di Danny Boyle & Simon Beaufoy)
* The Social Network (sceneggiatura di Aaron Sorkin)
* Toy Story 3 (sceneggiatura di Michael Arndt; soggetto di John Lasseter, Andrew Stanton e Lee Unkrich)
* Il Grinta (adattamento di Joel Coen & Ethan Coen)
* Winter’s Bone (adattattamento di Debra Granik e Anne Rosellini)

Miglior cartone animato

* Dragon Trainer
* The Illusionist
* Toy Story 3

Miglior film straniero

* Biutiful (Messico)
* Dogtooth (Grecia)
* In a Better World (Danimarca)
* Incendies (Canada)
* Outside the Law (Algeria)

Miglior documentario

* Exit through the Gift Shop (Banksy e Jaimie D’Cruz)
* Gasland (Josh Fox e Trish Adlesic)
* Inside Job (Charles Ferguson e Audrey Marrs)
* Restrepo (Tim Hetherington e Sebastian Junger)
* Waste Land (Lucy Walker e Angus Aynsley)

Miglior cortometraggio

* The Confession (Tanel Toom)
* The Crush (Michael Creagh)
* God of Love (Luke Matheny)
* Na Wewe (Ivan Goldschmidt)
* Wish 143 (Ian Barnes e Samantha Waite)

Miglior cortometraggio-documentario

* Killing in the Name Nominees to be determined
* Poster Girl Nominees to be determined
* Strangers No More (Karen Goodman e Kirk Simon)
* Sun Come Up (Jennifer Redfearn e Tim Metzger)
* The Warriors of Qiugang (Ruby Yang e Thomas Lennon)

Miglior cortometraggio d’animazione

* Day & Night (Teddy Newton)
* The Gruffalo (Jakob Schuh and Max Lang)
* Let’s Pollute (Geefwee Boedoe)
* The Lost Thing (Shaun Tan e Andrew Ruhemann)
* Madagascar, carnet de voyage (Bastien Dubois)

Migliori scenografie

* Alice in Wonderland: Production Design: Robert Stromberg; Set Decoration: Karen O’Hara
* Harry Potter and the Deathly Hallows Part 1: Production Design: Stuart Craig; Set Decoration: Stephenie McMillan
* Inception: Production Design: Guy Hendrix Dyas; Set Decoration: Larry Dias and Doug Mowat
* Il Discoro del Re: Production Design: Eve Stewart; Set Decoration: Judy Farr
* Il Grinta: Production Design: Jess Gonchor; Set Decoration: Nancy Haigh

Miglior direzione della fotografia

* Black Swan (Matthew Libatique)
* Inception (Wally Pfister)
* Il Discorso del Re (Danny Cohen)
* The Social Network (Jeff Cronenweth)
* Il Grinta (Roger Deakins)

Migliori costumi

* Alice in Wonderland (Colleen Atwood)
* Io Sono l’Amore (Antonella Cannarozzi)
* Il discorso del Re (Jenny Beavan)
* The Tempest (Sandy Powell)
* Il Grinta (Mary Zophres)

Miglior montaggio

* Black Swan (Andrew Weisblum)
* The Fighter (Pamela Martin)
* Il Discorso del Re (Tariq Anwar)
* 127 Hours (Jon Harris)
* The Social Network (Angus Wall e Kirk Baxter)

Miglior makeup

* La Versione di Barney (Adrien Morot)
* The Way Back (Edouard F. Henriques, Gregory Funk e Yolanda Toussieng)
* The Wolfman (Rick Baker e Dave Elsey)

Migliori musiche

* Dragon Trainer (John Powell)
* Inception (Hans Zimmer)
* Il discorso del Re (Alexandre Desplat)
* 127 Hours (A.R. Rahman)
* The Social Network (Trent Reznor e Atticus Ross)

Miglior canzone originale

* Coming Home from Country Strong Music and Lyric by Tom Douglas, Troy Verges and Hillary Lindsey
* I See the Light from Tangled Music by Alan Menken Lyric by Glenn Slater
* If I Rise from 127 Hours Music by A.R. Rahman Lyric by Dido and Rollo Armstrong
* We Belong Together from Toy Story 3″ Music and Lyric by Randy Newman

Miglior sonoro

* Inception Richard King
* Toy Story 3 Tom Myers and Michael Silvers
* Tron: Legacy Gwendolyn Yates Whittle and Addison Teague
* Il Grinta Skip Lievsay and Craig Berkey
* Unstoppable Mark P. Stoeckinger

Miglior montaggio effetti sonori

* Inception Lora Hirschberg, Gary A. Rizzo and Ed Novick
* Il Discorso del Re Paul Hamblin, Martin Jensen and John Midgley
* Salt Jeffrey J. Haboush, Greg P. Russell, Scott Millan and William Sarokin
* The Social Network Ren Klyce, David Parker, Michael Semanick and Mark Weingarten
* Il Grinta Skip Lievsay, Craig Berkey, Greg Orloff and Peter F. Kurland

Migliori effetti visivi

* Alice in Wonderland Ken Ralston, David Schaub, Carey Villegas and Sean Phillips
* Harry Potter and the Deathly Hallows Part 1 Tim Burke, John Richardson, Christian Manz and Nicolas Aithadi
* Hereafter Michael Owens, Bryan Grill, Stephan Trojanski and Joe Farrell
* Inception Paul Franklin, Chris Corbould, Andrew Lockley and Peter Bebb
* Iron Man 2 Janek Sirrs, Ben Snow, Ged Wright and Daniel Sudick

sabato 19 febbraio 2011

Tutti i vincitori del 61° Festival di Berlino


La 61° edizione del Festival di Berlino si è conclusa, lasciando tutti a bocca aperta. "Nader and Simin, A separation", dell'iraniano Asghar Farhadi, fa incetta di premi e diventa un precedente assoluto nella storia della Berlinale.

L'Orso d'Oro per miglior film, l'Orso d'Argento per la migliore attrice a tutto il cast femminile (Leila Hatami, Sarina Farhadi e Sareh Bayat) e l'Orso d'Argento per il miglior attore a tutto il cast maschile (Payman Moadi, Shahab Hosseini, Babak Karimi), oltre a premiare il valore artistico del film, rappresentano un chiaro segnale dell'orientamento politico e artistico di una delle più importanti kermesse europee.

Non a caso, una delle sedie dei giurati era vuota: quella di Jafar Panahi, "giurato virtuale" perché condannato in patria a sei anni di reclusione e al divieto, per 20 anni, di dirigere, scrivere e produrre film, di viaggiare e di rilasciare interviste, sia all'estero che all'interno dell'Iran, a causa di un film documentario che non ha nemmeno mai iniziato a girare. Dal giorno del suo arresto, avvenuto nel marzo del 2010, il mondo del cinema internazionale si è mobilitato in sua difesa e in nome della libertà d'espressione e della democrazia.

La vittoria di "Nader and Simin, A Separation" diventa così espressione della rinnovata partecipazione civile dei cineasti, del ruolo del cinema nella società, e del valore del cinema d'autore.

Ecco l'elenco di tutti i premi assegnati.



Orso d’Oro per miglior film
: "Nader and Simin, A Separation", di Asghar Farhadi (già vincitore dell'Orso d'Argento 2009 con "About Elly").



Orso d’argento per Gran premio della giuria
: "The Turin Horse", dell' ungherese Bela Tarr.




Orso d’argento per il miglior regista
: Ulrich Koehler per "Sleeping sickness".



Orso d’argento per la migliore attrice:
Leila Hatami, Sarina Farhadi e Sareh Bayat per "Simin and Nader, A separation", di Asghar Farhadi.



Orso d’argento per il migliore attore
: Payman Moadi, Shahab Hosseini, Babak Karimi per il film "Simin and Nader, A separation", di Asghar Farhadi.



Orso d’argento per la migliore sceneggiatura
: "The forgiveness of blood", di Joshua Marston (a sin.), scritta da Andamion Murataj.




Orso d’argento per il miglior contributo artistico
: "El premio", di Paula Markovitch, per la migliore fotografia (del polacco Wojciech Staron) e la migliore scenografia (dell’argentina Barbara Enriquez).




Premio Alfred Bauer
: "If not us, who", del tedesco Andres Veiel.




Migliore opera prima
: "On the Ice", di Andrew Okpeaha MacLean.







Orso d’oro per il miglior cortometraggio
: "Night fishing", del gruppo sud coreano PARKing CHANce (Park Chan-wook e Park Chan-kyong).




Orso d’argento per il miglior cortometraggio
: "Broken Night", della sud coreana Yang Hyo-joo.



(foto by Getti Images)


mercoledì 16 febbraio 2011

E tu, di che amore sei? Guida ai film d’amore di febbraio

di Ersilia Crisci

Nel mese di febbraio l'amore chiama, e il cinema risponde con una vasta gamma di pellicole sentimentali per tutti i gusti. Ecco un breve tour alla scoperta dei film d’amore in uscita, per scoprire quale vi rappresenti di più.



Per quelli che vivono un amore non corrisposto c’è Febbre da fieno di Laura Luchetti in cui, in una Roma accarezzata dalla brezza del Ponentino, Camilla (Diane Fleri) cerca di conquistare Marco (Andrea Bosca), commesso in un negozio vintage, ancora innamorato della sua ex che lo ha lasciato un anno prima per una donna, ma scoprirà amaramente che la vita può cambiare da un momento all’altro come per un colpo di vento. (vai al sito ufficiale del film)



Per chi preferisce un tuffo nell’amore vissuto a tutte le età arriva Manuale d’amore 3 di Giovanni Veronesi, in cui Roberto (Riccardo Scamarcio) a pochi giorni dal matrimonio tradisce la promessa sposa Laura (Valeria Solarino) con Micol (Laura Chiatti), Fabio (Carlo Verdone), marito fedele e premuroso, per la prima volta in 25 anni viene travolto dall’incontro imprevisto e fatale con Eliana (Donatella Finocchiaro), e il malinconico e solitario professore d’arte Adrian (Robert De Niro), vive una passione con la ben più giovane Viola (Monica Bellucci). (vai al sito ufficiale del film)


Per quelli che pensano che “l’amore non è bello se non è litigarello” ecco Femmine contro maschi di Fausto Brizzi, in cui Anna (Luciana Littizzetto) cerca di “formattare” il marito (Emilio Solfrizzi) e trasformarlo nell’uomo dei suoi sogni, approfittando di un incidente che gli ha fatto perdere la memoria, Rocco e Michele (Ficarra e Picone) suonano in una cover band travestiti da Beatles di nascosto delle mogli, e Marcello e Paola (Claudio Bisio e Nancy Brilli), separati da anni, fingono di essere una famiglia felice a causa dell’improvvisa malattia terminale della madre di lui. (vai al sito ufficiale del film)



Per chi vive l’amore osteggiato dalla famiglia, dalla Francia arriva Il truffacuori di Pascal Chaumeil, in cui Alex (Romain Duris), che per lavoro fa “scoppiare le coppie”, viene assunto da un uomo facoltoso perché entro una settimana faccia saltare il matrimonio della figlia (Vanessa Paradis).
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Se il vostro sogno è invecchiare insieme, dall’Inghilterra arriva Another Year di Mike Leigh, il racconto dell’amore inossidabile degli ormai anziani Gerri e Tom (Leslie Manville e Jim Broadbent) alle prese con i problemi e le difficoltà della vita quotidiana.
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Per le eterne indecise in amore, dagli Stati Uniti arriva Come lo sai di James L. Brook, in cui Lisa (Reese Witherspoon) non sa se consolarsi della fine della sua carriera sportiva tra le braccia del giocatore di baseball Manny (Owen Wilson) o del dolce ma goffo uomo d’affari George (Paul Rudd).
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Infine, per chi crede che l’amore sia la più potente di tutte le droghe, capace di superare ogni avversità, il film da non perdere è Amore e altri rimedi, di Edward Zwick, in cui l’affascinante Maggie (Anne Hathaway), affetta dal Parkinson, e Jamie (Jake Gyllenhaal), rappresentante farmaceutico, sono travolti da un amore denso di erotismo.
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(Pubblicato su Nea Polis, n.2 febbraio 2011)