di Ersilia Crisci
Elio Germano torna alla sua passione del liceo, il teatro. Reduce dal successo del Festival di Cannes, il giovane attore si concede una tournée portando in scena in tutta Italia dal 20 luglio il monologo di Will Eno “Thom Pain (basato sul niente)”, di cui curerà anche la regia. Elio, infatti, dopo il debutto sugli schermi a soli dodici anni come protagonista del film “Ci hai rotto papà” (1992) di Castellano e Pipolo, durante il liceo studia recitazione teatrale presso il Teatro dei Cocci a Testaccio con Isabella del Bianco e Cristiano Censi, perché, ha rivelato in passato, per lui che era silenzioso e poco comunicativo era liberatorio esprimersi sul palco. A diciotto anni fu scritturato da Giancarlo Cobelli per una tournée, ma contemporaneamente i Vanzina lo vollero come protagonista del loro “Il cielo in una stanza” (1999). Da quel momento è cominciata la sua carriera cinematografica, che gli ha fatto conquistare l’affetto e la stima del pubblico e numerosi premi e riconoscimenti (tra cui, nel 2007, il Premio David di Donatello come Migliore Attore protagonista per “Mio fratello è figlio unico” di Daniele Luchetti, e il recente Premio Miglior Attore protagonista al Festival di Cannes con “La nostra vita”, sempre di Luchetti). A quanto pare, la passione per il teatro non l’ha mai persa, e tornerà a calcare le scene con un’opera per la prima volta rappresentata in Italia, che è stata finalista nel 2005 del Premio Pulitzer per la Drammaturgia.
Nonostante il successo, Elio Germano resta un ragazzo cordiale e disponibile, non si monta la testa e fugge qualsiasi forma di divismo, che vanta tra le sue innumerevoli virtù quelle (ormai piuttosto rare) della modestia e della signorilità, che lo fanno definire “l’antidivo di Corviale”.
Dopo tredici anni, il Premio Miglior Attore torna in Italia. Cosa pensi che la Giuria abbia riconosciuto in te?
Elio Germano: In realtà, per come funziona il Festival di Cannes, i premi sono tutti vinti dal film. Dopo che vengono assegnati i premi maggiori, sono assegnati via via anche tutti gli altri, ma sempre per premiare il film, come riconoscimento del suo successo.
Cosa hai provato a ricevere il premio?
E. G.: Ovviamente mi ha fatto molto piacere, ma il vero premio era già di essere in concorso a Cannes. Per un film è già questa una vittoria, perché il Festival garantisce una vetrina internazionale, verrà visto in tutto il mondo, cosa che dà un enorme sostegno alla distribuzione.
Com’è la situazione adesso con la classe politica dopo la tua dedica “agli italiani che sono migliori della loro classe dirigente”?
E. G.: Penso che una dichiarazione di un attore durante una cerimonia di premiazione non abbia la possibilità di modificare le situazioni (dalla sua voce traspare, suo malgrado, una nota di fastidio, ma è sempre cortese, ndr). Non può né migliorare né peggiorare niente. La vera politica si fa in altri luoghi.
In questi giorni sei andato a dare il tuo sostegno ai giovani che protestano al Centro Sperimentale di Cinematografia.
E. G.: Sì, insieme ad altri colleghi ho sentito di dare il mio plauso ai giovani del Centro Sperimentale più che altro per il loro senso di partecipazione civile. Sono dei giovani che si impegnano per migliorare l’ambiente in cui eserciteranno le loro professioni, e lo spirito di partecipazione civile e sociale apre al dialogo e rende un paese più democratico. Anche da parte delle istituzioni dovrebbe avvenire lo stesso.
Che programmi hai per il futuro?
E. G.: Ho diversi progetti di lavoro, il più vicino è un monologo teatrale intitolato “Thom Pain, basato su niente”, di Will Eno, con cui andrò in tournée in tutta Italia dal 20 luglio. Farò qualche data estiva e poi lo riprenderò a settembre e ottobre.
Di cosa si tratta?
E. G.: E’ un monologo in cui un uomo, che è stato trascurato dai genitori durante l’infanzia, racconta dei ricordi della sua vita. Da adulto, è un affascinante e scapigliato insegnante che ammalia i suoi studenti con la sua ironia e passione.
Chi farà la regia?
E. G.: Curerò io la regia, e l’aiuto regista sarà Silvio Peroni.
Cosa diresti ai giovani attori, per i quali sei diventato un punto di riferimento?
E. G.: Mah, gli direi di non avere punti di riferimento! Bisogna essere concentrati su se stessi e non imitare gli altri, e darsi molto da fare perché le cose non piovono e non pioveranno mai dal cielo.
Qui di seguito in anteprima le date della tournée italiana di Elio Germano con “Thom Pain (basato sul niente)” stabilite fino ad ottobre. La tournée riprenderà con date da definire a gennaio 2011.
20 luglio: Mittlefest, Cividale del Friuli (UD)
22 luglio: Festival dei poeti, Teatro di Nora (CA)
25 luglio: Festival di Calamandrana, Calamandrana (AT)
1 settembre: Settembre al Borgo-Teatro della Torre, Caserta
4 settembre: ARS AMANDO 2010, Amandola (Fermo)
2 ottobre: Teatro Bonci- La Notte della Cultura, Cesena (FC)
(Pubblicata il 12 giugno 2010 su recensito.net)